lunedì 15 novembre 2010

Calcio?

Premetto che con il calcio ho sempre avuto un brutto rapporto: a mio padre non è mai interessato minimamente, a mia madre sì, sapevo che da ragazza era tifosa ma ho sempre pensato che non fosse interessata granchè.
I miei cugini invece erano degli sfegatati -come un tempo si diceva- due per ogni squadra genovese, e io da piccola passavo le giornate con loro a sentirli parlare di Quello o Quell'altro giocatore o gridare giocando a Subbuteo.

Crescendo, mio fratello ha incominciato ad appassionarsi, e con lui anche io. E con noi anche nostra madre (che si è scoperta essere la più tifosa di tutti, matta completa per l'Inter). Andavo allo stadio e non ci capivo niente. Urlavo quando urlavano gli altri, cantavo quando cantavano gli altri. Esultavo quando facevano goal, ma non penso di aver mai riconosciuto un giocatore in campo. Mi divertivo e basta, insomma.

Poi ho smesso, la pseudo-passione è scemata e mi sono messa con Gabri. Squadra avversa. Acerrimo tifoso.
I primi tempi la domenica era out, perchè o andava allo stadio o guardava la partita in tv. Da lì è partita un'estenuante lotta per bandire il calcio dalla mia vita (e da quella di Gabri).
Per ora ho ottenuto unicamente due domeniche al mese: le due in cui la sua squadra gioca in casa lui va allo stadio, ma quando gioca fuori non deve pensare neanche lontanamente di poter guardare la partita. Una domenica per uno mi sembra più che giusto.

Il dramma è che, quando siamo in compagnia, tutti gli stupidi maschietti bamboccioni con il cervello ripieno di noccioline si riuniscono in branco come scimpanzè affamati e tra collegamenti a internet con il cellulare, cuffiette e altri aggeggi tecnologici infernali riescono comunque a rimanere informati minuto per minuto sulle azioni calcistiche più salienti.
Fanno finta di ascoltarti -magari- ma poi quando parli loro ti continuano a fissare con faccia inebetita, lì che sembra che non abbiano il dono della parola, e poi capisci che hanno una cuffietta che, dal collo della maglietta, sale su verso l'orecchio. Come a scuola -.-'

Ecco, questi momenti il calcio me lo fanno ODIARE.

Quando qualcuno però osa toccarmi la mia Sampdoria, stai tranquillo che ti ritroverai a pensare "Eh bhè. Me la Sono cercata." :)

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