martedì 7 settembre 2010

Io i drogati li capisco.

A proposito di Twitter, qualche settimana fa mi hanno chiesto quali scarpe mi sarei comprata quest'anno “da tutti i giorni”. Io mi sono fermata un attimo a pensare alla mia “scarpiera” (tra milioni di virgolette) e poi al mio armadio. E mi sono resa conto che ho tre milioni di cose, ma completamente disorganizzate tra loro, un'esplosione di capi stipati nel -piccolo, fin troppo- armadio di cui indosso se va bene sempre il solito 10%.

Esempio: ho non so quante mila paia di ballerine. E quando piove? E quando fa freddo? Mica le posso mettere, e non ho una valida alternativa da indossare. Tra l'altro sono tutte di colori strampalati e ultimamente coi colori non vado molto d'accordo. Quelle di colori basici sono scomode, mi tagliano i piedi e finisce che non le metto. Però non ne compro neanche altre perchè penso “ballerine marroni/bianche/blu le o già, cosa mi ne compro un'altro paio a fare?”

Ho tre paia di ballerine di gomma, TRE! Un paio lilla di Kartell, 90€ buttati nella spazzatura, un paio di simil Mouse Jelly NERE, se le porti al mare a fine giornata sono sciolte, e un paio blu che mi tagliano sopra il tallone e mi fanno camminare come una zoppa. Se le uso normalmente, dopo un quarto d'ora si forma un habitat naturale degno della foresta tropicale, per il mare metto le infradito, e allora perchè me le sono comprata???

Ho un paio di stivali di gomma color cuoio della Superga, comprati mille ani prima che scoppiasse il boom degli stivali da pioggia. Però io ora voglio gli Hunter. Cosa faccio? Compro un'altro paio di stivali da pioggia solo perchè vanno di moda? E poi, soprattutto, dove li metto?

La stessa cosa vale per: canotte, t-shirt, maglioncini. Novantaduemila cose davanti alle quali, quando devo fare la valigia o vestirmi, rimango imbambolata e che non sono capace a scegliere. Tutte cose uguali come forma, colori completamente disorganizzati tra loro = panico.

Certe volte vorrei dar fuoco al mio armadio e ricominciare tutto da capo. Ho forse dovrei partecipare ad un corso di shopping consapevole, dove mi insegnano ad abbinare per benino le cose, ma soprattutto a pensare 15.000 volte prima di acquistare quel maglioncino verde acido di cui, in quel momento, mi sembra di avere estremamente bisogno.

Nel frattempo ho comprato solamente questa:

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