mercoledì 29 settembre 2010

House of Harlow 1960

Ho scoperto da pochissimo House of Harlow 1960, ovvero Nicole Richie sottoforma di jewellery designer (shop on line QUI).
Da "collega" (ma dove?? ahahah) mi sento in dovere di esprimere il mio parere sul una collezione con molte ispirazioni hippie anni '70, che -devo dire la verità- non mi hanno mai ispirato.
Di tutti i pezzi salvo solo l'anello a forma di pavone che , pur essendo parecchio stilizzato, mi ispira molto.

House of Harlow 1960 Peacock Cocktail Ring House of Harlow 1960 Peacock Cocktail Ring

Il fascino delle chiavi si fa sentire ovunque, anche in collezioni con tutt'altro tipo di direzione, ma fanno tanto Tiffany, per cui infiliamocene in mezzo qualcuna che male non fa!
Anche in questo caso non mi dispiace l'anello (anche se io poi di anelli non ne porto mai...):

House of Harlow 1960 Key Cocktail Ring House of Harlow 1960 Key Cocktail Ring

I prezzi in generale non sono eccessivi: si parte dai 25 $ per il piccolo anello con il ferro di cavallo e si sale in su, a seconda in generale della grandezza dell'oggetto.
Forse però 220$ per un bracciale rigido, quelli si che mi sembrano eccessivi. In fondo si parla sempre di bigiotteria ;)

giovedì 23 settembre 2010

Autunno

E' vero: l'Autunno non è certo la mia stagione preferita. Bisogna mettere da parte le giornate senza pensieri, riprendersi le proprie responsabilità pensando che si dovranno tenere strette per tutto l'anno. Ritorna il freddo, i raffreddori, i vestiti che ti infagottano, i piedi che congelano. Se ci penso mi viene l'angoscia.
Però quando si guardano queste immagini...

Cherry Blossom Lane, A Fine Art Nature Photography Print (12x12 BOGO SALE

Cloudy Morning shawl with celtic cable pattern

2X THANKSGIVING, FALL, FLORAL, CORNUCOPIA WREATH TURKEY ARRANGEMENT


Maple leaf pin

Fiery Fall Wreath by Silk N Lights Designs

Cardinal in winter, a fine art bird photography print(8x8) BOGO SALE

PETITE Edible Sugar Fall Leaves 24
(Fonte: Etsy)

C.V.D.

Come Volevasi Dimostrare.
Il "a-post-a-day" project è andato a farsi friggere, ieri non ho postato. Potrei venirvi a dire che sono stata occupata dal lavoro e da obblighi morali&sociali tutto i giorno, ma qua non siamo in cerca di giustificazioni, su!
Dichiaro QUI il mio fallimento cronico dei miei impegni. E che ci si può fare, sono fatta così.

Un'altra bastonata che mi è arrivata in questi giorni è stata il rendermi conto che da qui al 31 Dicembre devo risarmiare in maniera forsennata. Amiche, per Natale, compleanni&affini aspettatevi dunque una scatola di biscotti fatti in casa, perchè di più nun se po'.



Certo, l'obiettivo è una gran cosa, un bel sogno che è chiuso nel cassetto da tanto, e da brava bloggers che si rispetti, mantengo il segreto e vi dico stay tuned!
Cosa dite, aggiungo anche un bel "nuove sorprese per voi in arrivo"? :P

Parlando di blog seri, questa volta, vi devo suggerire un blog che ho scoperto da poco: Rock And Fiocc.
Finalmente qua si ha a che fare con una ragazza con i piedi per terra e ironica, per cui non poteva che sbocciare l'amore per il suo blog!
Andate e sfogliatelo TUTTO!

martedì 21 settembre 2010

Nerdy Geek

Chi va con il nerd impara a nerdeggiare, e io modestamente ne so qualcosa.

Ieri sera su Italia 1 è iniziato The Big Bang Theory, e io mi sentivo in colpa perché stavo guardando la puntata in italiano quando i miei colleghi (appassionati alla serie da circa mezzo millennio) mi hanno fatto promettere di guardarle in inglese (“perché se no perde il senso” eh!).


Rido guardando le t-shirt di Think Geek.
(no, vabbè, guardate cosa ho trovate nel web: la Tea-shirt)


Passo le serate sfogliando gli album su Facebook del gruppo Epic Fail, eipc win rotolandomi sulla sedia dalle risate. Poi chiamo mio fratello in camera, e ricomincio l’album facendole vedere a lui e ridendo insieme. DA CAPO.

C'è qualcosa che non va. Mi sto facendo paura da sola!!

lunedì 20 settembre 2010

Ti prego!

Va bene. Ti ho abbandonato per più di un mese e mezzo per la strada da sola, cara la mia vespina. Ti sei sentita sola, nonostante fossi in balia di teppisti che amano smontarti a pezzi che manco il Bronx. Hai dovuto patire e sopportare i nubifragi estivi e posso capire quanto possa essere stato triste vedersi rifiutare un passaggio da Noè perchè non avevi un compagno come te da portare sull'arca (Liberty, Skipper, Leonardo, Tmax, Vespe di tutti i colori ma non verdone come te). Ti prometto che ti cambierò la sella tutta rotta che assorbe pioggia&umidità come una spugna. Lo farò quando avrò 130€ disponibili, ovvero quando non avrò più cianfrusaglie di Zara da comprare (la vedo dura). Credici, davvero.
Non ti sfrutterò più come un mulo da soma, come quella volta in cui con mamma abbiamo deciso di andare a comprare il servizio di bicchieri acqua/vino da 16 persone non in macchina ma a bordo della tua schiena (è vero che avevi bicchieri ovunque ma quel servizio era proprio bello)?

Ti ho detto tutte queste cose, ti dichiaro il mio amore profondo....
MA ORA PER CORTESIA PUOI METTERTI IN MOTO ENTRO I PROSSIMI VENTI MINUTI???

venerdì 17 settembre 2010

Un post al giorno

La settimana scorsa mi ero presa un grande impegno. Chi mi segue su Twitter già ne era a conoscenza: il "a-post-a-day" project. Un po' stufa di leggere annoiata di leggere praticamente SOLO blog monotematici di moda, abbigliamento, etc etc mi sono resa conto che mi mancavano i blog alla vecchia maniera, quelli attraverso i quali ho conosciuto tante belle persone, quelli che, leggendoli, ti sembrava di essere all'interno di una conversazione con una amica, fianco a fianco.
Di blog così attualmente ce ne sono ben pochi e che si contano sulle dita di una mano.
Così, se io mi lamento degli altri, ho pensato che gli altri potessero lamentarsi in qualche modo di me: post rari, spesso noiosi, senza nulla di interessante.
Così mi sono piacevolmente costretta a scrivere un post al giorno, in modo tale da creare soprattutto per me, ma anche per chi passa a visitarmi (pochi ma buoni!!) un appuntamento giornaliero. E chissà -ho pensato- magari se lo faccio io lo fanno anche gli altri, così non sarò più costretta a sfogliare post su post pieni di foto in cui l'unica parte scritta (se c'è) elenca le marche di cui la pulzella in questione è ricoperta. Attenzione, a me piacciono questi tipi di blog, altrimenti non li guarderei, ma sarebbe bello alternarli anche con post leggermente più vari e più "sostanziosi".
Tutto questo mega incipit per scusarmi del fatto di non aver scritto negli ultimi tre giorni, ma "porto la giustificazione", come a scuola (valida in questo caso, però): ero fuori per lavoro. Davo per scontato di avrere la wi-fi in camera, e invece no, d'oh!
Volevo avvertirvi quindi che non vi libererete così facilmente di me, sono sparita per qualche giorno ma ora ritorno più noiosa che mai!! :P

lunedì 13 settembre 2010

C.'s Wedding!

Non era atteso da tutto il web come quello di Alix di The Cherry Blossom Girl, ma noi donnicciuole-amiche-del-club-delle-baby-sitter (com'è che si chiamava quella serie di libri) aspettavamo con la stessa trepidante attesa quello di C.
Io mi sono autoeletta fotografa non-ufficiale, anche se in verità poi la mia macchina ha fatto il giro in braccio a tutti, per cui mi sono trovata più fotografata io che gli altri. Ecco, ora ci prendo gusto e mi proclamo fotografa nonostante sia sempre io il soggetto delle foto!
Non credo che ai novelli marito-e-moglie e alle mie amiche faccia piacere essere pubblicati al di fuori di Facebook senza saperlo, così questo sarà un post su un matrimonio senza che il matrimonio stess compaia -.-'
Qualche foto ve la mostro, per il resto... immagino che ve ne facciate una ragione!

Comparirà anche la mia pochette di Asos, di cui non vi avevo ancora parlato prima: dopo che quella di Topshopsi è persa nei meandri delle poste europee senza dare più notizie di lei da MESI (sono stata rimborsata all'istante) sono diventata un filo scaramantica e ho deciso di parlare solo ad acquisti fatti.
Il vestito è in verità un truzzo-vestito, ossia di una marca di cui mi vergogno e che non confesserò mai nemmeno sotto tortura (qui sul web lo sanno solo DUE persone, se il verbo si sparge so a chi dare la colpa!).
le scarpe sono le famose H&M dell'esosa cifra di 18 euro-o-giù-di-lì di qualche mese fa.
In verità ero molto tentata di mettere le marche dei vestiti sotto la foto (ho intenzione di diventare la prossima superfesciòn blogger aicon di turno), ma avevo paura di perdere quei poveri e santi lettori che mi rimangono!
Enjoy!

P.s. in fondo trovate una foto di "come mi ero conciata" in versione intergrale. Ritagliata può diventare un comodo segnalbro -.-'













L'anello del potere!!




Mi ricorda tantissimo questa (da 00:13 in poi):








venerdì 10 settembre 2010

Memories

Sono tornate le spalline e le Timberland. Per le città campeggiano cartelloni pubblicitari con il mitico Jolly Invicta. Tutto intorno a noi grida Anni '80.
E' stato il turno degli anni '60, poi dei '70 e degli '80. E' logico pensare che presto arrivino anche i '90 (la camicia di jeans e il montone ci indirizzano già verso la buona strada).
Insomma, vestiti, scarpe, borse accessori.
Questo si può considerare un accessorio?




Io l'ho sempre amato quel mattoncino grigio: veniva surclassato ogni anno da cugini più sottili, più leggeri, a colori, touchscreen, ma il mio amore incondizionato verso il VERO Game Boy non me lo ha mai fatto tradire.

Perfettamente funzionante, con la scritta "iaia" dietro per distinguerlo da quello rigorosamente uguale di mio fratello (ne hanno dovuto comprare uno anche a lui per evitare di avere sotto gli occhi scene fratellicide ogni santo giorno), obbligatoria la cartuccia di Tetris o Super Mario Land, soprattutto nei lunghi viaggi in macchina.
A lui sono legati tantissimi miei ricordi. Me ne vergogno tantissimo, ma io ancora oggi lego l'immagine della Certosa di Pavia a quella di mio padre che mi sgrida obbligandomi a spegnere "quel maledetto affare" per scendere dalla macchina, facendomi interrompere la partita a Super Mario ad un livello-mondo a cui non ero mai arrivata (non esisteva il tasto "salva", maledizione!).

Ora non ci gioco più spesso, ma so che è lì e nei momenti di noia è sempre disponibile a farmi imprecare con quel suo maledetto "Game over" nel momento meno opportuno.

P.s. con mio fratello riuscivo a litigare lo stesso; argomento cartuccia del gioco a cui magicamente volevamo giocare entrambi, caso strano nello stesso preciso momento.

giovedì 9 settembre 2010

Country (club)

La campagna sarà noiosa, lo so. I passatempi sono fotografare i fiori, andare ai laghetti, fare delle passeggiate nel bosco, magari trovare qualche fungo, rotolare giù dal pendio collezionando spine di ricci OVUNQUE (eh, si.. i boschi sono farmati tutti da castagni).
Niente di fashion, ordunque. La cosa che più si avvicina forse è il classico giro all'outlet, ma dopo un po' stufa anche quello (soprattutto dopo che hanno tolto la California Backery Bee).



Dunque, dicevo, si. La campagna.
Colei che mi costringe a fare avanti e indietro (un'ora x2) per andare a lavorare.
Colei per colpa della quale i giorni scorsi ho dovuto affrontare nubifragi in macchina, della serie che nonostante i tergicristalli fossero a velocità massima la mia visuale era tutta grigia (ho rischiato seriamente di stirare un omino arancione in autostrada).
Colei per colpa della quale ho guidato per la prima volta nella nebbia, credendo che prima o poi mi dovesse spuntare San Pietro davanti per affidarmi le chiavi del paradiso.
Colei che mi costringe a mangiare all'infinito, dato che ho deciso di iniziare la dieta una volta tornata in città.

Lei, brutta maledetta.
Lei che, quando riguardo questa foto scattata da papà all'inizio di agosto, alla fine tanto maledetta non mi sembra più.

mercoledì 8 settembre 2010

Flower power

"Una reflex non fa di te un fotografo"
"Ragazza, immortalare fiori non fa di te una fotografa!"

Che macarons! Possiedo una reflex e in campagna non avevo niente da fare.
E lasciatemi fotografare i miei fiori in pace!
:)
















martedì 7 settembre 2010

Io i drogati li capisco.

A proposito di Twitter, qualche settimana fa mi hanno chiesto quali scarpe mi sarei comprata quest'anno “da tutti i giorni”. Io mi sono fermata un attimo a pensare alla mia “scarpiera” (tra milioni di virgolette) e poi al mio armadio. E mi sono resa conto che ho tre milioni di cose, ma completamente disorganizzate tra loro, un'esplosione di capi stipati nel -piccolo, fin troppo- armadio di cui indosso se va bene sempre il solito 10%.

Esempio: ho non so quante mila paia di ballerine. E quando piove? E quando fa freddo? Mica le posso mettere, e non ho una valida alternativa da indossare. Tra l'altro sono tutte di colori strampalati e ultimamente coi colori non vado molto d'accordo. Quelle di colori basici sono scomode, mi tagliano i piedi e finisce che non le metto. Però non ne compro neanche altre perchè penso “ballerine marroni/bianche/blu le o già, cosa mi ne compro un'altro paio a fare?”

Ho tre paia di ballerine di gomma, TRE! Un paio lilla di Kartell, 90€ buttati nella spazzatura, un paio di simil Mouse Jelly NERE, se le porti al mare a fine giornata sono sciolte, e un paio blu che mi tagliano sopra il tallone e mi fanno camminare come una zoppa. Se le uso normalmente, dopo un quarto d'ora si forma un habitat naturale degno della foresta tropicale, per il mare metto le infradito, e allora perchè me le sono comprata???

Ho un paio di stivali di gomma color cuoio della Superga, comprati mille ani prima che scoppiasse il boom degli stivali da pioggia. Però io ora voglio gli Hunter. Cosa faccio? Compro un'altro paio di stivali da pioggia solo perchè vanno di moda? E poi, soprattutto, dove li metto?

La stessa cosa vale per: canotte, t-shirt, maglioncini. Novantaduemila cose davanti alle quali, quando devo fare la valigia o vestirmi, rimango imbambolata e che non sono capace a scegliere. Tutte cose uguali come forma, colori completamente disorganizzati tra loro = panico.

Certe volte vorrei dar fuoco al mio armadio e ricominciare tutto da capo. Ho forse dovrei partecipare ad un corso di shopping consapevole, dove mi insegnano ad abbinare per benino le cose, ma soprattutto a pensare 15.000 volte prima di acquistare quel maglioncino verde acido di cui, in quel momento, mi sembra di avere estremamente bisogno.

Nel frattempo ho comprato solamente questa:

lunedì 6 settembre 2010

A Summer Tale

Un'estate strana questa.

Tra il brutto tempo di maggio/giugno e la mole di lavoro di luglio (uno degli ultimi giorni prima delle vacanze sono tornata a casa dall'ufficio alle sette del mattino) mi è sembrato di essere stata catapultata direttamente dalla piovosissima primavera all'estate. E io ho bisogno di un periodo filtro, eh! Son delicatina! Fatto sta che non ho avuto un attimo di tempo (o voglia, forse, mi stava venendo la nausea da computer) di scrivere un post di buona estate e buone vacanze.

Bho, mi è sembrata una delle estati più corte della mia vita.

Mentre ero in Sardegna, tra l'altro, la reflex ha deciso di tirarmi una pernacchia e di fare i capricci. Io attribuisco tutta la colpa ad una stupida scheda di memoria nuova comprata prima di partire (non comprate mai schede Sony, MAI!!). Per cui tra una lacrima e un grido isterico mi è passata la voglia di far foto, e per me una vacanza senza foto non è una vera vacanza, quindi potete immaginare.

In campagna la situazione è leggermente migliorata, ma francamente sono un po' stufa di fare foto alle piante o al mio grosso e grasso gatto bianco.

Durante il periodo di isolamento ho sentito pesantemente la mancanza della connessione ad internet, il ché mi ha fatto aprire gli occhi su quanto sia arrivata a livelli infimi la mia dipendenza dal web. Come ogni drogato che si rispetti, per anni ho completamente negato il fatto che aprire le mie quotidiane pagine salvate fra i preferiti fosse un bisogno fisiologico (posso farne benissimo a meno e smettere quando voglio, tsk!). E invece no: naturalmente una persona se ne rende conto quando è in astinenza. Ora dico, non fumo, non bevo (mio malgrado :'( ), lasciatemi almeno un vizio, scusate.

Meno male che c'è stato Twitter, luce dei miei occhi, che mi ha tenuto collegata un minimo alla realtà virtuale

Queste foto sono state scattate durante la vacanza in Sardegna, la maggior parte sono state scattate con la Casio. Per cui tra la marca un po' scrausa e il ridimensionamento eccessivo (sono abituata a quelle della Canon che devo rimpicciolire del 30%!!) non sono venute un bijoux, ecco. Chiedo venia!