venerdì 9 luglio 2010

Una vita LCD

Ormai il mio potrà essere definito un vintage-blog, in quanto parla di avvenimenti relativamente vecchi.
L'evento di cui vi sto per parlare risale, infatti, a due settimane fa, ma ne vorrei parlare lo stesso per introdurre un problema su cui sto ragionando da un po'. Ma andiamo con ordine.
Due sabati fa, io, Gabri e alcuni amici siamo andati alla Fnac per vedere Max Gazzè e la presentazione del suo nuovo album. Di per sè non sono una grande amante della musica italiana, ma Max Gazzè mi è sempre stato simpatico come personaggio, alcune delle sue canzoni le cantiamo in motorino o in macchina con Gabri urlando a squarciagola e ridendo (unamusicaaaapoffare), e poi, dopo aver amato Basilicata Coast to Coast, non potevamo non andarlo a vedere dal vivo.


ehm... qui accorda la chitarra con un app dell'iphone -.-'

Scatto due foto col Blackberry (queste che vedete sopra) e penso che possa bastare per testimoniare ai miei nipoti che ho visto dal vivo in seconda fila il mitico e famosissimo e celeberrimo cantante. Dopo un po' osservo una ragazza davanti a me con in mano un'iphone. Scatta una foto. Ne scatta un'altra. Una terza e una quarta. Poi fa un video. Poi un'altra foto e un altro video.
Alla mia sinistra, una ragazza con una reflex grossa quanto me (quindi molto grossa) continua a fare kh-ciii, kh-ciii, kh-ciii una foto dietro l'altra.
Ma magari lei è la fotografa ufficiale, pagata anche.
Mi giro e vedo tutte le persone intorno a me con un aggeggio tecnologico in mano (telefonino, smartphone, macchina fotografica, lettore mp3, reflex, macchinetta del caffè) e il braccio teso in avanti che fanno foto e guardano fissi dentro ad un display.

E qui sorge la mia domanda dubbiosa e amletica.
Che senso ha assistere ad qualsiasi evento scattando foto tutto il tempo, fissando un apparecchio tecnologico e non la situazione in questione?

Mi conoscete, sapete che amo fare le foto. Ma sapete anche che amo godermi la situazione e sentirmici dentro. Che senso ha far sì di poter rivedere all'infinito un qualcosa che ti sei perso quando eri lì e che in pratica non hai vissuto? Cosa ci vai a fare, a vedere Max Gazzè in carne e ossa se poi non lo guardi neanche in faccia?
Ormai la possibilità di fare foto è alla portata di tutti (grazie a Dio) e la tecnologia ci da la possibilità di poter fare quante foto vogliamo senza sprechi. Ma questo non vuol dire passare le giornate a scattare e a vivere la vita con lo sguardo fisso su un rettangolino di cristalli liquidi.
Così è vivere la vita come dentro ad una TV, in cui manca la possibilità di assaporare quello che ci circonda con sensi diversi da quello della vista, o semplicemente di non godersi ogni singolo istante della realtà in cui siamo immersi.
Oh.

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