lunedì 4 gennaio 2010

Happy New Year!!

Disfare le valige mi distrugge, è una cosa che odio e che cerco di rimandare sempre più in là possibile. Quando c'è il mastino a casa (lamamminacara) solitamente non ho neache varcato la soglia che mi sento dire "Ciao, come è andata, dammi la roba sporca da lavare chè faccio una lavatrice". "Ciao mamma, anche io sono contenta di rivederti....."

Quest'anno ho passato forse il capodanno più divertente della mia vita, e ora vi spiego il perchè. Un'amica super PR, nel senso che ha organizzato tutto alla perfezione, aveva prenotato il cenone del 31 in una baita a Sansicario. Premetto che odio i cenoni organizzati nei ristoranti: sono così "asettici" e poco personali, che senso ha festeggiare in una stanza dove ci sono persone che non si conosce? E poi la cena/pranzo è bella organizzarla a casa, e non serviti da un cameriere, almeno, questo è quello che penso io. Il fatto di essere in baita, poi, mi preoccupava non poco: come ci si arriva? come si scende? seggiovia (morirò dal freddo!)? sci? fiaccola che ti rovina la tuta da sci? eppoi devo rimanere tutto il tempo in tuta, scusa?
Alla fine la baita era vicinissima alla partenza degli impianti, si saliva in motoslitta: così mi sono messa i pantaloni da sci, mi sono portata la gonna nella borsa e, una volta arrivata, mi sono cambiata! Ah, che genio!
Dunque, vi dicevo, il Capodanno più divertente. Perchè? Perchè ero vestita chiccosissima? No. Perchè ero in un posto esclusivo? No. Perchè ho ballato tutta la notte? Niet.
Il vero motivo è stato perchè:
1) Ho preso una motoslitta e, aggrappata al tipo che guidava, mi sono divertita da morire!!! Meglio delle montagne russe! AdoVo!
2) C'era una luna piena favolosa, il cielo era terso e i monti sembravano quasi illuminati a giorno.
Uscivi dalla baita e questo era lo spettacolo:



La foto non è mia ma di un amico bravissimo nonchè mio "maestro" (a proposito andate a fare un giro sul suo blog di fotografia QUI) che era a Sestriere, quindi lo spettacolo era pressochè lo stesso.

3) Una volta riportati giù abbiamo raccattato dei tappetoni di sicurezza e dei bob abbandonati da qualcuno prima di noi e li abbiamo usati tipo slitte: salivamo su un pezzo di pista e poi scivolavamo giù! Ok, lo so, lo so... Lo so che è una cavolata, ma io mi sono divertita come non mai! A parte che ho smaltito tutti i miliardi di calorie ingerite durante le vacanze, eheh... ma poi penso sempre che se sei con le persone giuste ti diverti anche con niente (che filosofia spicciola.....)

Ora di foto mie ve ne metto qualcuna... Non sono troppe neanche questa volta ma la colpa è stata del freddo, era veramente troppo gelido per poter togliermi i guanti e scattare. Vi dico solo che per sciare avevo due paia di guanti, uno di lana e uno da sci, ma le temperature erano talmente basse che le mani non si piegavano più: sono scoppiata a piangere in seggiovia per il terrore che mi dovessero amputare le dita.
Drama queen, insomma.






leggi giù*







*Lo sapete che io adoVo le leggende, per cui preparatevi a leggerne una.
Quella che vedete sopra l'asterisco è la Sacra di San Michele e chi frequenta la Val Susa la conosce bene perchè è posta, come a controllare chi passa, proprio su un cucuzzolo di roccia a fianco a uno degli ultimi caselli dell'autostrada che porta alle amate località sciistiche.
Tutti poi conosciamo Mont Saint Michel, in Francia, un po' isolata dall'acqua e un po' no.
Meno conosciuta ma ugualmente fantastica è il Santuario di San Michele Arcangelo, in Puglia, che ho avuto la fortuna di visitare qualche anno fa.
Tutt'e tre dedicate a San Michele. Tutt'e tre allineate sulla stessa retta. Le due estreme poste circa alla stessa distanza dalla centrale (circa mille km).

http://www.disinformazione.it/images/santuarimichele.jpg

La leggenda narra che l'arcangelo Michele si sia posato sulla Terra (Val di Susa) e abbia aperto le ali, toccando la Francia e la Puglia. E in questi tre luoghi sono state costruiti tre edifici a lui dedicati.
Affascinante, no? :)

0 commenti:

Posta un commento