lunedì 22 giugno 2009

Dona.


Mi avevano sempre detto che non avrei potuto farlo, ma domenica mattina quando mi sono sentita dire "Non importa se hai già fatto colazione, e la pressione la misuriamo noi, non ti preoccupare" (ho valori di pressione degni di un lombrico) sono stata felicissima di poter avere avuto anche io la possibilità di donare il sangue.
Trovo che sia un gesto bellissimo, con niente puoi aiutare seriamente qualcuno, e non con un bollettino postale e qualche euro: qualcosa di te, una tua parte può servire, non dico a salvare una vita, ma comunque a dare una mano importante.
Io, che fino a qualche anno fa facevo entrare mia mamma durante le analisi del sangue, per colpa/merito di una ciste da tenere controllata mi sono abituata a farle anche due volte all'anno. L'importante è non guardare e pensare ad altro, il dolore poi, quello di un pizzicotto è ben più forte.
Ora credetemi, sono così felice che se potessi ritornerei domani a donarne altro!

Così ora sono qui a fare pubblicità: se avete occasione, fatelo! Non tiratevi indietro, non c'è bisogno di avere paura di nulla, non nascondetevi dietro alla storia degli aghi, o perlomeno pensate che qualcuno ha bisogno di voi e che questa persona sicuramente la paura degli aghi non saprà neanche più cosa sia.
E' un gesto nobile e generoso. Nessuno vi verrà mai a ringraziare di questo dono. E forse il bello è proprio questo.


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