giovedì 26 marzo 2009

Lovely gifts


Ieri nella cassetta delle lettere trovo un avviso di raccomandata per me. "Uhm, dall'Italia non aspetto niente, bho..."
Stamattina vado in posta e quando l'impiegata prende il pacco mi allungo e sporgo tutta sul bancone per vedere chi fosse il mittente. Leggo un nome, sorrido e mi sciolgo.Non ce le faccio ad aspettare fino a casa, apro il pacco lì, leggo un tenerissimo bigliettino con tanto di teiera e tazze da thè, inizio a scartare (anzi a strappare, tanto dicono che porti fortuna) la carta che avvolge un pacchettino e dentro trovo questo:



Torno a casa, facendo Corso Italia immarsa nel sole, laggiù si vede la Francia, il cielo turchese si fonde con il mare, non si vede una nuvola. E mentre guido la Vespa sorrido come una scema (e anche adesso mentre scrivo): qualcuno da lontano ha pensato a me.
Grazie Rosy! ^^

Rainbow of colors


Nell'ambito del dottorato devo seguire anche alcuni corsi: uno di questi è quello di Energetica. Stamattina il prof. inizia a spiegare lo scambio termico radiante, bla bla bla, le lunghezze d'onda del visibile, gli infrarossi, gli ultravioletti, ecc. ecc. Finchè dice che, nell'intervallo del visibile, in una certa curva caratteristica dell'energia del sole, il massimo si ha in corrispondenza del verde. Di conseguenza, il nostro occhio risulta essere più sensibile a questo colore, e perciò l'uomo è in grado di coglierne tantissime sfumature.

In mezzo ad un marasma di aspiranti Ingegneri Meccanici, forse ero l'unica a pensare: "Verde bottiglia, verde militare, verde pistacchio, verde oliva, acquamarina, verde mela, verde smeraldo, verde salvia, verde veronese..... Ecco perchè è così difficile abbinare due capi verdi, che sembrano sempre diversi!!"

martedì 24 marzo 2009

Lezione n. 1 - Impariamo qualcosa di più sulla iaia


Partiamo dalla base: il soprannome iaia.

Come molte di voi sanno, il mio vero nome è Ilaria. All'alba dei tempi, quando farfugliavo ancora, tentando di pronunciare il mio nome mi uscì dalla bocca un suono storpiato: i-(l)-a-(r)-i-a.
Dillo una volta, dillo due, ed ecco che mi venne appioppato come nome definitivo.

N.b. La pronuncia: assolutamente vietato dire ia-ia, come se fossero due sillabe staccate. Nella vera pronuncia (the original one) si calca tantissimo sulla seconda "i" come se ce ne fossero due di seguito: "iaiia".Nel Medioevo della mia vita, ossia il periodo delle medie, il periodo più buio e terribile di questi 25 anni, tutta la serie di insicurezze tipiche delle teenager -e anche di più- mi portarono a negare e ad abiurare il soprannome che io stessa mi creai. La stupidità profonda di quell'età mi portarono a preferire il soprannome "ila", nome che ad oggi odio profondamente con tutta me stessa. Per fortuna negli anni ho cambiato rotta, non posso neanche immaginare di aver potuto tollerare quell'odioso soprannome solo per una volta. Io sono la iaia, non l'ila, al massimo, come mi chiamano i bimbi, lilaria tuttoattaccato, ma ila giammai. Chiamatemi ila se volete farmi un torto o un dispetto, ma sappiate che genererete in me un blocco istantaneo "Ma sa quello che sta dicendo costui/costei? Si rende conto della gravità della cosa?"
Bene. Per oggi studiate fino a qui. Mi raccomando, che domani interrogo.

sabato 21 marzo 2009

La iaia alla guida


Avete presenti quelle vecchiette che mentre attraversano la strada - tu magari sei già lì fermo da tre ore perchè pensi "Oggi voglio essere gentile con tutti!"-, mentre sono nel bel mezzo delle strisce pedonali, ti fanno segno con la mano e il braccio teso-guai-a-te-se-ti-muovi?
Ecco io in quel caso mollerei il freno, giù dritto sull'acelleratore e......

Sempre parlando di vicende urbane da traffico, qualche giorno fa ero in vespa nella stradina secondaria che porta al mio garage. Tutta sulla destra, ai due all'ora, con le mani impegnate dal telecomando, borsa che cadeva ecc ecc, svolto a destra per entrare DIMENTICANDOMI DI METTERE LA FRECCIA.
Mentre svolto, un tizio in motorino (n.b. non un tir) mi urla: "La freccia, cog**ona!" *
Ci sono rimata malissimo, e ho incominciato a rimurginare su:
1) Come si faccia presto ad insultare gratuitamente le persone per la strada.
2) Che caspiterina si arrabbia a fare se io: andavo pianosulla destraho svoltato a destra, ma soprattutto, si sorpassa a sinistra????
* gli asterischi sono dovuti non dall'essere una bacchettona, ma più che altro per evitare simpatici referrs nel mio Shinystat! :)

mercoledì 18 marzo 2009

Ballerina


Amo le ballerine e in particolar modo le Porselli, che reputo le Ballerine con la B maiuscola (altro che le Repetto, che mi sanno tanto di nonna).
Ma queste amate calzature, provenienti dal negozio accanto alla Scala, hanno un bellissimo pregio (suola di cuoio) che si trasforma in un terrificante difetto (suola liscia).

E quindi ti può capitare di vedere la iaia in ufficio che effettua una delle sue aggraziatissime sforbiciate nel tentativo di spegnere la ciabatta del computer.....
ballerine-porselli.jpg

martedì 17 marzo 2009

E' una vita difficile......


Non sopporto quando mi critica sempre, niente va mai bene, non sopporto quando poi, di conseguenza, giro le spalle ed esco dalla stanza inizino a bisbigliare commentando il fatto: non hanno ancora capito che ci sento benissimo, anche se sono dall'altra parte della casa ed hanno socchiuso la porta. Non sopporto il fatto di rimuginarci sopra, ancora dopo un'ora e di lasciar perdere, perchè poi quella che ci sta male sono solo io, e non è il caso... Non sopporto poi quando vedo quella scritta in mezzo alle foto e vengo sopraffatta dai sensi di colpa.
Non sopporto di essere così permalosa, mi aspetto che le persone facciano "il minimo" e ci rimango male quando non fanno neanche quello.
Non sopporto la gente che si lamenta, a voce e per iscritto (come diceva la mia maestra alle elementari), per cui in questo momento non sopporto neanche me.
E' una vita difficile......

lunedì 16 marzo 2009

Tesi e lauree, lauree e tesi


Settimana super intensa questa, e credo di poter affermare che sette giorni così pieni non li ho mai avuti in vita mia. Più della metà degli impegni erano per fortuna impegni piacevoli, ma sapete quando incastrate una cosa dietro l'altra, per cui se salta fuori un'imprevisto vi incasina tutto e il castello di carte crolla?


Gabri si è laureato giovedì e, al di là di tutte le felicità che un momento come questo porta, io sono particolarmente contenta perchè, dopo la lunga sofferenza per riuscire a dare tutti gli esami in tempo, finalmente si riposa un po'. Due anni di studio, studio, studio, poche distrazioni, sempre chino sui libri. 
Tra l'altro Giurisprudenza ha le materie che credo mi riuscirebbero più difficili da studiare in assoluto. Non riesco neanche ad immaginare come si possano studiare libroni con argomenti del genere: leggi, numeri, date che non sono legate tra loro da una logica. Ho trovato ostiche quelle poche leggi che ho dovuto imparare io, magari riproposte e rifatte in tre corsi diversi, che ho ristudiato per l'Esame di Stato di Ingegneria, e ancora poi per quello di Architettura: se me le chiedi ora non me le ricordo già più.

Marzo comunque è l'appello più gettonato, e questi ultimi giorni sono stati riempiti appunto da feste e aperitivi di laurea. Una di queste era del ragazzo che ho seguito durante la sua tesi come attività di Dottorato. E' un amico anche al di fuori dell'Università, proprio un personaggio... Suona e canta in un gruppo, e sabato sera, quando ha iniziato a cantare, mi ha dedicato una canzone, quella che canticchiava sempre mentre facevamo le misurazioni, quella che non potevo più di sentire, quella che "Andre, ti prego, basta cantare!!!". Ed è stato emozionante sentirla lì, con quelle parole, davanti a tutti :)
Mi mancherà non vederlo più spuntare dalla porta dicendo "Iaia, ti volevo far vedere una cosa".

giovedì 12 marzo 2009

Avvenimenti

Dai che oggi finisce tutto, cinque anni di fatiche e di ore passate su quei tuoi tomi che assomigliano più a  vocabolari che a libri.
Cinque anni di Via Asiago, di pranzi a base di "senatur", di alzatacce e di giornate in attesa all'università.
Oggi metti un punto che ti cambia la vita, che segna la fine di un periodo e di un percorso a metà del quale c'è stato un incontro. Un incontro che spero tu possa aver considerato piacevole tanto quanto l'ho considerato io.

domenica 8 marzo 2009

Dinamismi di cani



Giacomo Balla - Dinamismo di un cane al guinzaglio

Libro di scuola di Storia dell'Arte: ho sempre amato quest'opera. Sarà per il cane, forse, ma la trovo di una dolcezza infinita.
E non credo che chi l'ha creata volesse ispirare proprio questo sentimento...

Carnival party


O scrivo mille miliardi di post, o sparisco nel nulla: evviva la coerenza.
Nonostante la Quaresima, e quindi finito il periodo di carnevale, Sabato sera ero a una festa di laurea con travestimento annesso. A Laigueglia. Uguale un'ora e mezza di macchina da Genova. Olè!
Non avevo molta voglia e tempo di pensare ad un vestito così ho ampiamente riciclato e scopiazzato il travestimento di un'amica alla festa di Carnevale a Santa Margherita di due settimane fa: ovvero collegiale-facilotta-manga ecc, ecc, (ieri si sono sbizzarriti ad affibbiarmi innumerevoli aggettivi).
Questa foto la trovo fantastica. Un amico era vestito da Roger Rabbit. Al momento di andar via recuperiamo le giacche in una stanza, proprio di fronte alla porta bagno, dotata di un trasparentissimo vetro smerigliato. Alzo gli occhi e la scena che vedo è questa:


Sembrava di essere proprio nel cartone animato! Il vetro e la luce davano l'impressione che in bagno ci fosse il vero Roger Rabbit, versione cartoon! ;)

mercoledì 4 marzo 2009

IO SONO ELEGANTE



Audrey Hepburn for one day.

Questioni di eleganza


Saltando da un blog all'altro spesso leggo certe cose che mi fanno spesso pensare. Trovo spesso, infatti, nella blogsfera post, commenti, giudizi sui propri acquisti modaioli o su quelli di altre più o meno famose blogger che mi lasciano piuttosto perplessa: improbabili maglie con scollature vertiginose su decolteè non proprio alla Kate Moss che vengono giudicati "fini", accessori sul pacchiano andante "sono veramente chic!!!".
Posso capire che ognuno abbia i suoi gusti -per fortuna-, e che le persone vedano e leggano le cose in maniera diversa, ed è logico. Quello che non concepisco è come certi concetti, che io reputo universali, come quello dell'eleganza o della finezza, possano essere ribaltati e applicati anche a casi totalmente opposti.
Spesso poi un oggetto considerato di per sè fine non rende per forza fine la persona che lo indossa. Una collana Chanel, filo di perle e ciondoli, può essere considerata "chic". Ma se è la Fabiani ad indossarla, con magari gli orecchini in coordinato, le tette di fuori e il chewingum in bocca, ad un tratto, puf! non diventa "chic" anche lei, modello proprietà transitiva.
Magari non c'entra niente, non ho un vocabolario sotto mano per controllare, ma il termine "fine" significa anche "sottile", e nel senso estetico del termine mi dà l'idea di qualcosa diminimal, di moderato non versione "Madonna del petrolio"/"albero di Natale".
Anche l'idolatrare a tutti i costi Audrey Hepburn. Se tu mi porti ad esempio la sua eleganza, non mostrarmi come "prova" della sua classe un’immagine di Colazione da Tiffany piuttosto che di Sabrina. E’ come dire “quella tal top model è sempre vestita da paura!” e poi pubblicare le foto della passerella….
Probabilmente con questo post ho rischiato molto di sembrare antipatica, ma era una cosa che mi ronzava in testa da un po’ e volevo esprimere semplicemente la mia opinione. Condivisibile o no.